“Sono al terzo anno di questo progetto” esordisce Stefano Giuliani “ posso guardare con soddisfazione alla stagione 2019, grazie all’impegno di tutti sono arrivate grandi soddisfazioni come le vittorie di Riccardo Stacchiotti e Federico Zurlo che hanno dato lustro a tutta la squadra. Su questi atleti vorrei soffermarmi: Il progetto che porto avanti si basa su due obiettivi fondamentali, la crescita di giovani talenti e dare la possibilità ad atleti seppur giovani ma esperti, di poter tornare ad alti livelli per competere nelle gare più importanti al mondo. Sia Stacchiotti e Zurlo hanno dimostrato con determinazione, costanza e risultati il proprio valore. È arrivata per entrambi l’opportunità di correre con una compagine Professional. Purtroppo, il progetto non ha avuto l’epilogo atteso. A questo punto della stagione il Team GIOTTI VICTORIA ambizioso ma in crescita, ha già definito il roster per la stagione 2020. Abbiamo già comunicato l’arrivo di Andrea Guardini, del colombiano Canaveral, il rinnovo di Dima, Jitaru, Onesti, Vulcan ed il ritorno di Sinza. Nei prossimi giorni verranno comunicati gli ultimi innesti.

Il confronto con gli atleti Stacchiotti e Zurlo è stato costante in questi due anni. Quando ho appreso la notizia del loro approdo in un Team Professional, ero soddisfatto perchè in questo “passaggio” ho visto il successo di tutta la squadra e di tutto il progetto. A questo punto della stagione comprendo la posizione di due atleti che devono ripensare in poco tempo al proprio futuro personale e professionale. Un Team Continental non ha un calendario certo e deve permettere agli atleti di esprimersi al meglio nel maggior numero di gare possibili. Per far questo, la rosa non può essere troppo ampia. Sono ottimista di natura e mi auguro che due atleti con le qualità di Zurlo e Stacchiotti, in questo 2019 anche in maglia azzurra, potranno continuare il proprio percorso nel mondo del ciclismo.”

Conclude Giuliani “Da parte mia sto lavorando al fine di trovare ulteriori risorse per pensare, qualora fosse realizzabile, ad una doppia attività che possa dare il giusto spazio ad eventuali ulteriori atleti da inserire nel roster. Come mi ha insegnato il ciclismo, non bisogna mai demordere, magari rallentare, per poi ripartire con più motivazioni e determinazione”.

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