Era molto attesa la frazione odierna. La tappa regina del Sibiu Cycling Tour, con arrivo a Balea Lac,  è da sempre una prova molto esigente con la lunga e spettacolare ascesa della Transfagarasan.

In questo 2020 lo era ancora di più. Oggi si è svolta la prima competizione di livello internazionale di “gruppo”, dopo il lungo stop. I Team affronteranno una stagione “compressa”, in particolare il roster delle squadre World Tour che dovranno essere al via delle grandi gare a tappe: Tour, Giro, Vuelta e le grandi “Classiche” di un giorno, come la Milano – Sanremo. Non vogliono lasciare nulla al caso come hanno dimostrato le formazioni presenti a Sibiu.

Questa è la chiave di lettura della tappa odierna, una fuga nata dopo diversi tentativi ma annullata dal plotone principale prima dell’ascesa finale. A quel punto sono entrati in azione i pretendenti alla vittoria finale. Gli uomini della BORA hanno gestito la fase centrale dell’ascesa per poi attaccare ed andare a vincere la tappa con l’austriaco Muhlberger, che ha preceduto il connazionale e compagno di team, Konrad, attuale leader della gara.

Top 30 per Federico Zurlo, con Emil Dima secondo nella classifica riservata agli atleti rumeni, preceduto dal connazionale Tvetcov.

Una tappa impegnativa nella quale uomini veloci come Andrea Guardini ed Emanuele Onesti hanno dovuto gestire le energie per affrontare al  meglio le prossime due giornate di competizione.

La stagione 2020 regalerà sorprese. Bisogna farsi trovare sempre pronti, concentrati e determinati. Tutti nel Team devono fornire il proprio contributo. 

Poter essere al via di questa gara è una vittoria ma non un arrivo. 

Domani, sabato 25 luglio gli atleti affronteranno la Sibiu – Sibiu di 181,2 chilometri, un percorso collinare nel quale in molti vorranno mettersi evidenza. 

Nulla è scontato nel ciclismo come nella vita e il giusto atteggiamento permette di raggiungere i grandi obiettivi.

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