Tappa pianeggiante ma come spesso può accadere in queste frazioni, anche piene di insidie.

Non è mai facile controllare la gara in queste frazioni, tutti vogliono posizionarsi nella prima parte del plotone. Il vento, i cambi di direzione, i restringimenti di carreggiata sono sempre molte le varianti da valutare prima di impostare una tattica di gara.

Prima della partenza si era deciso di provare ad andare in fuga con Emanuele Onesti potendo in questo modo permettere ai compagni di team di gestire al meglio la gara   di Riccardo Stacchiotti e Federico Zurlo gli “uomini veloci” della GIOTTI VICTORIA – PALOMAR.

La fuga di giornata prende il largo ma nonostante il grande impegno di Emanuele, radio corsa annuncia il nome di Simone Sterbini tra gli 8 uomini al comando della competizione.

I fuggitivi riescono a guadagnare un ottimo vantaggio ma da molti ritenuto non  sufficiente per arrivare fino in fondo. Invece, contro tutte le aspettative, a 15 chilometri dall’arrivo inizia a palesarsi la possibilità di arrivare sino al traguardo.

L’arrivo di Crevalcore sarà infatti vinto da uno degli uomini in fuga e vedrà Simone giungere al settimo posto consegnando al  team GIOTTI VICTORIA – PALOMAR la seconda top ten in questa Settimana Internazionale Coppi e Bartali.

Per Simone anche un prestigioso riconoscimento, il quadro del Maestro Mauro Gambuzzi “La Rotonda di Crevalcore” destinato all’atleta più combattivo della frazione colui che si è aggiudicato i traguardi volanti lungo il percorso.

Uno scalatore allo “scoperto” in una tappa pianeggiante, anche questo è il ciclismo, anche questo è essere un team.

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